7 miti da sfatare nel campo dell’alimentazione

“Mamma vieni in camera mia, ti ho preparato una bellissima sorpresa” (Ginny 7 anni)
“arrivo subito” (io-mamma di Ginny)
“si ma chiudi gli occhi…. Sarai sbalordita!”
Arrivo in camera, mi siedo apro gli occhi e trovo una tavola imbandita, ben apparecchiata
ovviamente tutto fatto con i suoi giochi…
“mamma le sorprese non finiscono qui, quello che ti ho preparato è magico”
“in che senso?”
“ho visto su YouTube che ci sono dei cibi capaci di farti dimagrire se li mangi! Capisci mamma? Tu
li mangi e poi dimagrisci…. Non è fantastico? Non è poi il tuo lavoro far dimagrire le persone?”….
Faccio finta di mangiare tutto quello che mi ha preparato e concludo andando via
“grazie amore mio era tutto buonissimo, ma soprattutto già mi sento e mi vedo meglio!”
Giocare al “come se…” o al “facciamo finta che” quando sei bambino, ha sempre il suo fascino, e
devo dire che quando lo faccio ora con i miei bambini mi diverto, perché con la consapevolezza di
un adulto comincio a immaginare cose davvero improbabili! Ma quando leggiamo su giornali o sul
web notizie stravaganti, passato il primo momento di sorriso poi sale la preoccupazione: come mai
ora è vero tutto il contrario di tutto? Tempo fa si credeva in poche cose “la carne fa bene perché
contiene proteine” “il latte fa bene perché ha il calcio e fa crescere” e “la frutta contiene vitamine
e bisogna mangiarla sempre”. Ora per ognuna di queste affermazioni si trovano informazioni che
negano o accettano la tesi, ognuna delle notizie si pone l’obiettivo di dare la verità certa, di
risolverti un problema (es mangia questo cibo e dimagrisci) oppure di svelarti qualcosa che
nessuno ti dice (es se mangi questo cibo al tuo corpo avviene un danno irreparabile). È chiaro che
in un ambito così legato alla salute non si può andare per assolutismi, non esiste nessun cibo
miracoloso o dannoso per tutti, esistono sempre mille componenti di cui tenere conto. Allora
quando leggiamo notizie di cibo miracoloso o velenoso possiamo crederci se abbiamo 7 anni o se
stiamo giocando con i nostri bimbi, ma se non siamo in queste condizioni allora è meglio avere le
idee chiare.

Ecco 7 miti da sfatare:

1. L’ananas fa dimagrire: Se credi di avere problemi di peso perché hai il metabolismo lento,
non pensare di risolvere tutto mangiando vagonate di Ananas. Questo frutto ha notevoli
qualità è ricco di acqua, vitamine e sali minerali, e per di più contiene una sostanza
chiamata BROMELINA che ha proprietà antiinfiammatorie e digestive, ma non ha la
fantomatica capacità di bruciare i grassi. Dunque mangia tranquillamente l’ananas, inserito
in un piano alimentare ad hoc può farti solo del bene, ma se vuoi dimagrire devi
necessariamente muoverti di più e mangiare meno e meglio.
2. Il Kamutâ è un cereale migliore degli altri: Il Kamut è un marchio registrato da parte di
una società americana, erroneamente viene percepito come più salutare rispetto al
classico frumento, contiene glutine e quindi non è adatto ai celiaci. In recenti studi è stato
messo in evidenza la capacità del kamut di influenzare positivamente la flora intestinale, e
di apportare un maggior quantitativo di carotenoidi e proteine rispetto alle altre tipologie
di grano. Nonostante queste evidenze ad oggi non è possibile dire che i suoi benefici siano
univoci per questo tipo di cereale, oltretutto il costo è decisivamente superiore rispetto a
una farina italiana di buona qualità. Dunque a te la scelta….
3. I carboidrati la sera fanno male: chi di noi non ha mai pensato che la pasta mangiata la
sera fa ingrassare di più rispetto a se mangiata a pranzo! FALSO…. I carboidrati fanno
ingrassare solo se mangiati in eccesso indipendentemente dal momento della giornata in
cui li mangi (come del resto vale anche per tutti gli altri alimenti). In realtà consumare fonti
di carboidrati la sera può essere una valida scelta in determinate occasioni: ad esempio se
si è svolta attività fisica nel tardo pomeriggio oppure se si ha problemi di insonnia. La
migliore strategia dunque dipende dalle tue necessità.
4. L’insalata in busta è di bassa qualità e piena di conservanti: spesso davanti al banco frigo
dove sono le insalate ti trovi nell’eterno conflitto “vorrei ma non posso”: sono pratiche e
veloci da consumare ma vuoi mettere con un prodotto fresco? In realtà le buste di insalata
con tutte le normative vigenti presenti ad oggi si possono paragonare in termini di qualità
al pari di un prodotto fresco. Dunque se l’alternativa al prodotto fresco è nulla,
sicuramente puoi optare per il prodotto confezionato. Devi avere solo qualche piccolo
accorgimento: Non prendere buste rigonfie (potrebbe esserci una proliferazione batterica),
evita quelle buste con tanta condensa (anche in questo caso potrebbe esserci una
proliferazione di patogeni) mantieni la catena del freddo per non alterare la qualità del
prodotto (quindi prendi le buste più indietro nel banco-frigo e una volta acquistate a casa
mettile subito in frigo).
5. Il latte causa il cancro: l’idea che il latte posso intervenire nella formazione di tumori risale
a diversi anni fa quando fu pubblicato un libro che ha riscosso molto successo (The China
Study). Ad oggi le evidenze scientifiche ci dicono che un consumo moderato di latte e
derivati non è assolutamente correlato alla malattia neoplastica, la variabilità di tale
malattia non rende possibile avere dei risultati definitivi e conclusivi in tal senso. Le linee
guida per una sana alimentazione, per la popolazione italiana, suggeriscono 1-2 porzioni al
giorno tra latte e yogurt, dove una porzione è costituita da 125 g, e 2 porzioni di formaggi a
settimana, preferendo quelli freschi e magri, con un contenuto di grassi inferiore al 25%,
possibilmente a ridotto contenuto di sale.
6. Se mangio cibi “light” dimagrisco: l’idea di consumare cibi poco calorici o con pochi grassi
ci consenta un dimagrimento più rapido è un mito che gira da anni, ma in realtà non è così.
Infatti spesso questi cibi a cui viene tolto il grasso per renderli più appetibili vengono
caricati di zuccheri e/o dolcificanti che sicuramente non fanno bene all’intestino, in più la
nostra mente sapendo che il prodotto è poco calorico ci spinge in fine de conti a mangiarne
di più, annullando così l’eventuale effetto benefico delle poche calorie.
7. Massimo 2 uova a settimana: un retaggio del passato è quello di pensare che mangiare
uova sia correlato all’aumento del colesterolo. Ormai molte evidenze scientifiche
dimostrano che la produzione del colesterolo al 90% è endogena, quindi lo produce
direttamente il nostro organismo. Quindi via libera al loro utilizzo anche perché hanno
tante proprietà essendo ricche anche di grassi buoni, specialmente acido oleico, leucina,
colina, essenziale per le membrane cellulari, di due potenti antiossidanti, la luteina e la
zeaxantina e di vitamine quali la A e la B1. Tutte qualità che rendono l’uovo un alimento
molto nutriente e decisamente economico.

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